
Compie 70 anni Carlo Verdone.
Cifra tonda il 17 novembre: un compleanno importante che l’attore e regista romano affronta in maniera serena – nonostante il periodo non certo facile – in netto contrasto con quel personaggio nevrotico, ipocondriaco e insicuro al quale ci ha abituato in trent’anni di cinema e televisione.
Nei suoi personaggi ha messo una moltitudine di frammenti e suggestioni, un rompicapo esistenziale dietro al quale si nasconde una personalità forte, non estranea a grandi tormenti.
Disse di lui Sergio Leone, produttore del suo primo film da regista “Un sacco bello”, vero e proprio capolavoro: «È un attore che non apparteneva a un “genere” ma solo a se stesso. Volli conoscerlo. Volevo scoprire la fonte di quella reputazione: totale, inesorabile, cinica carogneria commista a una romanità coatta e generosa, candida e patetica, Carlo era “l’uomo che guarda”, questa fu la risposta».
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