Scoperto il Dna di D’annunzio su un fazzoletto donato all’amante
E’ stato ricostruito il Dna di Gabriele D’Annunzio a partire da tracce biologiche del poeta trovate su un fazzoletto bianco contenente il suo liquido seminale.
Il Dna è stato prelevato da un fazzoletto che nel 1916 D’Annunzio aveva macchiato con il suo liquido seminale per donarlo alla sua amante, la contessa Olga Levi Brunner, come ricordo di una notte d’amore.
Dopo 100 anni quelle tracce si sono conservate in modo da permettere agli investigatori del Racis (Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) di isolare il dna del poeta.
Il lavoro del Ris è iniziato con l’analisi di tracce biologiche rinvenute sulla superficie di alcuni oggetti personali appartenuti a D’Annunzio. I reperti sono stati sottoposti a esami più approfonditi, che hanno rivelato la presenza di tracce biologiche, in seguito prelevate dal Ris e confrontate con il dna estratto dal tampone salivare di un pronipote del poeta, Federico d’Annunzio.