
David di Donatello, vince “Il Traditore” di Marco Bellocchio
“Il Traditore” è il miglior film nella Sessantacinquesima edizione dei David di Donatello, portandosi a casa altre cinque statuette per la miglior regia, migliore attore protagonista, migliore sceneggiatura non originale, migliore attore non protagonista, migliore montatore. Bene anche “Pinocchio” di Matteo Garrone e “Il primo Re” di Matteo Rovere. Sotto l’intro musicale “L’estasi dell’oro” di Ennio Morricone ha avuto inizio una cerimonia atipica, peculiare, dal sapore inaspettato; con un Carlo Conti solo e in piedi davanti alle telecamere e in collegamento streaming con i candidati. Come ha ricordato il presentatore stesso, in questo periodo le sale cinematografiche italiane stanno simbolicamente riaccendendo le insegne e gli schermi; “la speranza divampa”, direbbe Gandalf. Prima di dare inizio ufficialmente alla premiazione il messaggio augurale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Principio fondamentale, il cinema vive oggi più che mai nel presente, condividendo le difficoltà di tutti; ironia della sorte, il cinema nostrano stava vivendo un florido periodo sia nelle produzioni che negli incassi: “Un’espressione meravigliosa di vita condivisa con il pubblico sul grande schermo” – ha commentato così Carlo Conti. Oltre cinquemila le conversazioni online sul David, “La paranza dei bambini” e “Il Traditore” le pellicole più discusse, sempre in rete, con più di ventimila interazioni. Nella serata ampi spazi sono stati ancora ritagliati per il centenario della nascita di Federico Fellini e Alberto Sordi, quest’ultimo oggi molto popolare su Tik Tok: “Una grande maschera, e le maschere non hanno eredi” – ha dichiarato Carlo Verdone. Quest’anno poi un David speciale all’autrice, sceneggiatrice e attrice Franca Valeri e, menzionando la “Giornata mondiale del cinema italiano” del primo Giugno, si è unito al collegamento Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo: “Mi sto impegnando e mi impegnerò ventiquattro ore al giorno. La cultura è una parte essenziale della vita, sopratutto in Italia”. In studio anche Piera Detassis, giornalista, critica cinematografica e Presidente della Fondazione Cinema per Roma: “In questo momento credo che il cinema sia veramente unito. Il cinema c’è ancora e ci sarà”. Di seguito i vincitori del David di Donatello 2020.
- Migliore attrice non protagonista Valeria Golino con “5 è il numero perfetto”.
- Miglior autore della fotografia Daniele Ciprì con “Il primo Re”.
- Miglior sceneggiatura originale Ludovica Rampolli, Velia Santelli, Francesco Piccolo e Marco Bellocchio per “Il Traditore”.
- David dello spettatore, un nuovo premio dedicato al film con il maggior numero degli spettatori in sala per “Il primo Natale”, con Ficarra e Picone.
- Miglior scenografo Dimitri Capuani per “Pinocchio”.
- Miglior truccatore Dalia Colli e Mark Coullier per “Pinocchio”.
- Miglior attore non protagonista Luigi Lo Cascio con “Il Traditore”.
- Miglior musicista l’orchestra di Piazza Vittorio per “Il flauto magico di Piazza Vittorio”.
- Miglior sceneggiatura non originale Maurizio Braucci e Pietro Marcello per “Martin Eden”.
- Miglior costumista Massimo Cantini Parrini per “Pinocchio”.
- Miglior acconciatore Francesco Pegoretti per “Pinocchio”.
- Miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino per “Il Traditore”.
- Miglior attrice protagonista Jasmine Trinca per “La Dea Fortuna”.
- Miglior canzone originale a Antonio Diodato “La Dea Fortuna”.
- Miglior documentario “Selfie”, di Agostino Ferrente.
- Miglior regia Marco Bellocchio per il “Il Traditore”.
- Miglior produttore Andrea Paris e Metteo Rovere per “Il primo Re”.
- Miglior Montatore Francesca Cambelli per “Il Traditore”.
- Miglior regista esordiente Phaim Bhuiyan per “Bangla”.
- David Giovani per “Mio fratello rincorre i dinosauri”.
- Miglior cortometraggio è “Inverno” di Giulio Mastromauro.
- Migliori effetti visivi Theo Demiris e Rodolfo Migliari per “Pinocchio”.
- Miglior suono “Il primo Re”.
- Miglior film straniero “Parasite” di Bong Joon Ho.
Francesco Sarri