
Fedez e il paradosso della copertura mediatica
Fedez e le dichiarazioni al concerto del primo Maggio, un paradosso mediatico che ha scatenato un interessamento al tema in questione più potente
Una sorpresa al concerto del primo Maggio 2021, che forse nessuno si aspettava. Sul palco Fedez, abbigliato più “semplicemente” del solito, ha lanciato un forte appello contro la censura e alcuni politici della Lega, facendo nomi e cognomi; scatenando le ire dei vertici Rai.
In quello che si è rivelato un vero e proprio terremoto, Fedez ha urlato alla platea le sofferenze, dapprima, della categoria degli operatori dello spettacolo, costretti al fermo a causa della pandemia. Poco dopo, si è focalizzato sulla questione del DDL Zan, scagliandosi contro alcuni politici della Lega non solo schierati contro il DDL, ma riportando alcune loro dichiarazioni.
“Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno” (Giovanni De Paoli, ex consigliere Regione Liguria), smentita più volte dallo stesso. “Gay vittime di aberrazioni della natura” (Luca Lepore e Massimiliano Bastoni, ex consiglieri comunali della Lega a Milano), “I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie” (Alberto Zegler, consigliere comunale della Lega a Verona); e diverse altre.
Tra le repliche di Fedez “Io sono un artista, io salgo sul palco, dico quello che voglio e mi assumo le responsabilità di quello che dico”.
Ma il punto qui è un altro, Fedez, cantate, con questo gesto ha paradossalmente una copertura mediatica maggiore di chi effettivamente si occupa di far rispettare la legge in quanto a discriminazioni. Non solo l’intervento sul palco, ma Fedez ha anche registrato la chiamata tra lui e il vice direttore di Rai Tre Ilaria Capitani, nella quale gli veniva “chiesto” di “adeguarsi al sistema”
Il paradosso, dunque, sta proprio qui: la mole della copertura mediatica su un argomento affrontato da chi non è direttamente del mestiere; ma ha tuttavia un notevole potere di influenza; appunto “influencer”.
In basso la registrazione della telefonata
Francesco Sarri
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