L’editoriale – Justine Mattera al Cine Book Food: “La tv ha perso tanto pubblico”

L’editoriale – Justine Mattera al Cine Book Food: “La tv ha perso tanto pubblico”

  18 Ott 2021  

Justin Mattera presenta la sua autobiografia “Just Me” al Cine Book Food ad Acri. Tra i tanti spunti quello di una tv in costante cambiamento, ma soprattutto la perdita di pubblico della generalista, nonostante un imperterrito zoccolo duro che ancora mantiene

Justine Mattera, tra i volti protagonisti della tv italiana, presenta al Cine Book Food di Acri, “costola” del festival CineIncontriamoci ideato e diretto dal project manager Mattia Scaramuzzo, il suo libro autobiografico “Just Me”. Tra i diversi temi toccati durante la presentazione quello dell'”esodo” del pubblico nei colossi digitali, facendo quasi sembrare il contesto generalista come roba passata o addirittura come obsoleto. Ma è davvero così?

E’ opportuno ribadire per chiarezza una significativa differenza. Il metro di misura per la tv generalista e quello della tv del web è diverso. Nella generalista i dati Auditel contano gli schermi accesi, sul web invece a dare il giudizio è il numero di abbonati.

Ora, in Italia oltre 3 milioni usano la piattaforma streaming Netflix, arrivando poco più del 50% di tutti gli abbonati agli altri device. Amazon Prime Video conta invece, stando agli ultimi dati, circa 2.30 milioni di clienti, e a seguire Tim Vision, Dazn, Infinity e Disney +.

L’intervista a Justine Mattera e Mattia Scaramuzzo

Appare evidente che la televisione italiana abbia perso una notevole fetta di pubblico con l’arrivo delle OTT, ma perso? Oppure semplicemente “dato in prestito”? Quanti, dopo aver usufruito di un servizio streaming, sono ritornati sui canali tradizionali? Difficile rispondere a questa domanda, ma è un dato di fatto che le tradizioni sono dure a morire.

Rai, Mediaset, La7 e via dicendo cercano ad ogni modo di conservare il retaggio senza però trascurare l’innovazione; del resto è nella natura di un palinsesto cambiare forma e adattarsi alle circostanze.

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La tv italiana dunque conta su questo zoccolo duro che, volenti o nolenti, resiste alle OTT e garantisce un consistente indice di ascolti durante la settimana. Basti pensare a programmi come Ballando con le stelle, Tu sì que vales, Amici, Uomini e Donne, realtà che amalgamano il pubblico giovanile in un contesto da adulti. E poi, da non dimenticare, l’evento che riunisce un po’ tutti, il Festival di Sanremo.

Ecco, esistono delle trasmissioni che non solo hanno una forte tradizione alle spalle, ma ancora di più possiedono forte spirito identitario e, questi fattori, fanno sì che la fascia d’età più difficile da raggiungere in quanto ad ascolti (18-60), sia in qualche modo tutta lì. Di seguito le parole di Justine Mattera al Cine Book Food:

“Mi hanno proposto di scrivere questa biografia. Eravamo in lockdown è c’era molto tempo a disposizione, e ho pensato che questo lavoro potesse molto servire poiché molta gente si sofferma sull’apparenza, senza pensare che dietro ci sia una grande mole di lavoro. Prima c’erano solo quei pochi canali, su Rai 1 avevo tutta l’Italia che mi conosceva, ora con le OTT è diventato un po’ più complicato. Per quanto riguarda un format in particolare, il reality show, direi che ha un po’ stancato perché all’inizio fu la novità, lo sconosciuto che acquisiva subito popolarità, oggi è invece più costruito ma dipende sempre da chi sono i protagonisti. Nel cinema l’Italia deve continuare a spingere, il pubblico nel mondo ama le storie italiane”.

Justine Mattera evidenzia come le storie italiane siano le migliori

Francesco Sarri

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