Quando Mediaset dispensa nostalgia: un sabato con Space Jam!
“Nostalgia canaglia” cantavano Al Bano e Romina, ma non è questo il caso, sebbene sia stato un sabato particolarmente nostalgico. E’ solito nella programmazione di Mediaset proporre, nel fine settimana, pellicole che generalmente tutti conosciamo; ma questa volta è stata speciale. Ieri sera è andato in onda, in prima serata, “Space Jam”; film del 1996 diretto da Joe Pytka, e sbarcato nei nostri cinema l’anno successivo. All’epoca dell’uscita, il film incassò solo negli States 90.4 milioni di dollari, e 230.4 nel resto del mondo; cambiando radicalmente l’immaginario collettivo della generazione anni 90′, e di quelle a seguire. A cambiare il volto dell’animazione c’era già riuscito, nel 1988, “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, e questa ne è stata una riconferma. La storia viaggia in parallelo tra la vera vita di Micheal Jordan, ritiratosi dal mondo del basket, ormai all’apice della carriera, e il mondo dei Looney Tunes, capitanati dall'”estro fatto pallacanestro” Bugs Bunny. Dopo un tentativo di rapimento dai mostruosi Monstars e dal loro capo Mr. Swackhammer, un losco individuo proprietario di un luna park in
declino, i Looney hanno solo una possibilità di sfuggire ad un destino fatto di gabbie e catene, sfidare gli alieni ad una partita di pallacanestro. La scelta della sfida non è casuale, essendo questi dei mostriciattoli bassi, lenti, e incapaci di grandi salti; peccato però che abbiano l’asso nella manica: avendo astutamente rubato il talento ad alcuni dei più famosi giocatori della NBA, i Monstars sono ora diventati cinque enormi mostri. Bugs Bunny prende allora in mano la situazione, e “convoca” d’urgenza Micheal Jordan nel loro
mondo, così da aiutarli in quella che sarà, forse, la partita di basket più seguita di sempre. Non solo quindi la contaminazione con mondo reale e mondo animato, ma il progetto è stato ancora più ambizioso: i protagonisti sono delle vere e proprie star, ma i non protagonisti non sono da meno. L’attore Bill Murray; i giocatori Larry Bird; Shawn Bradley; Charles Barkley; Thom Barry e tanti altri, tutti che interpretano loro stessi. Questa componente è stato uno dei colpi vincenti che hanno portato la pellicola al successo, e non solo monetario, ma il film è diventato un vero e proprio cult tra i giovani e meno giovani; la generazione dei ’90, in particolare, conserva sempre un posto speciale nel cuore per “Space Jam”. Nella nostra contemporaneità la nostalgia anni novanta non è
solo un semplice sentimento, ma molto di più: è nostalgia di un’epoca unica e irripetibile, di una innocenza ormai più maliziosa, di momenti in cui bastava un cortile e un pallone per essere felici.
Francesco Sarri