Sanremo 2021, la pagella Sarrista della seconda serata

Sanremo 2021, la pagella Sarrista della seconda serata

  04 Mar 2021

Il Festival tenta di far tornare il pubblico, per quel che può, alla normalità

Sanremo 2021 torna con il secondo appuntamento, a celebrare i restanti tredici artisti in gara e la musica italiana. Il direttore artistico Amadeus e Fiorello, anche in un Ariston vuoto, riescono a intrattenere il pubblico a distanza. Dato che sembrerebbe contraddittorio, se si tiene conto che il debutto di questa edizione del Festival non è stato così roseo: solo 8 milioni e 363mila spettatori, pari al 46.6 per cento di share.

Orietta Berti: la sua voce e le note che la accompagnano riportano a quei Sanremo che appartengono a un’altra epoca, a quella musica che manca a tanti italiani. Voce valida, tuttavia qui nulla di eccelso, ma è sempre Orietta: Voto 7 1/2

Bugo: una discreta voce, ma qualche virgola non ben definita gli impedisce di fare quel “salto”. Peccato perché, musicalmente, non è affatto male. Voto 5

Gaia: sicura e a suo agio sul palco, ritmi latini e una voce che lascia trasparire del potenziale. La canzone è ballabile ma sembra voglia imitare Elettra Lamborghini. Forse in questo caso qualche nota più alta non avrebbe fatto male. Voto 6

Lo Stato Sociale: “kombat rock” o “kombat pop”, carine le sonorità anni ’50, ma vocalmente nulla di speciale. Dalla loro esibizione sul palco sembra che si siano più concentrati sul dare spettacolo con le coreografie (un po’ pacchiane), tutto sommato dei ragazzini che si divertono. Voto 5

La rappresentante di lista: considerevole e talentuosa, anche se l’abito colpisce un po’ all’occhio. Voto 7

Malika Ayane: una voce particolare che da subito si è fatta notare, anche qui in armonia con il palco. Voto 7

Ermal Meta: anche quest’anno conferma il suo talento artistico, padrone e sicuro di sé sul palco. Voto 8

Random: performance piatta che non convince. Voto 5

Fulminacci: moscio, poco coinvolgimento. Voto 4 1/2

Extraliscio e Davide Toffolo: qualche bambino potrebbe essersi spaventato, pensando che sono tornati i Mangiamorte dai libri di Harry Potter, ma a parte questo una ballata di coppia, nulla di più. Voto 5+

Willy Peyote: testo di spessore, realistico, provocatorio; non tanto però la musica. Voto 6

Gio Evan: no, non è Caparezza. A tratti farfuglii incomprensibili, e la canzone lascia comunque amaro in bocca. Voto 4

Irama: La musica prometteva, soprattutto per le sonorità elettroniche, ma Irama non regge il passo. Voto 4

Francesco Sarri

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