
Truffa: arrestato il Mago Candido
Raggirava disperati e anziani promettendo di togliere loro il malocchio, Candido custodiva un tesoretto di quasi 3,6 milioni di euro
Arrestato il mago Candido, alias Renzo Martini. Volto noto delle tv locali, il mago era riuscito negli anni a truffare numerosi anziani e disperati in cerca di aiuto, chi per togliersi il malocchio, chi voleva mettersi in comunicazione con i defunti; oppure chi più semplicemente soffriva di problemi sentimentali. La somma accumulata, pari quasi a 3,6 milioni di euro, è ora sotto sequestro della Guardia Finanza. Tra le “attività” e le “competenze” del mago anche esorcismi che prometteva di risolvere, dietro pagamento. Agli arresti domiciliari, per Martini l’arresto è scattato con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al reimpiego di denaro di provenienza illecita. Ma non è tutto, Candido (non tanto a quanto pare) ha già precedentemente fatto parlare di sé anche nel Comune di Castelgerundo, nel lodigiano, per la donazione di una monovolume messa a disposizione della comunità. Non è chiaramente la prima volta che vengono scoperte truffe legato al mondo radiotelevisivo, il caso Vanna Marchi è forse il più eclatante e emblematico. Si deve però ricordare come, nella categoria dei paragnosta, i peggiori siano senza dubbio i medium, quelli che si mettono in contatto con l’aldilà. Sfruttano le loro doti di psicologi per adescare vittime economicamente agiate, facendo leva sulle loro debolezze. Dicono di avere dei poteri che sfuggono alla nostra comune capacità di comprensione e di vedere negli occhi della gente la sofferenza tramite il loro “dono”. Hanno solo il potere di individuare una persona che ha subito un grave lutto e se ne approfittano. Si muovono quando la vittima è sufficientemente isolata e sono talmente perspicaci da entrare in una stanza, vedere degli oggetti e capire una vita intera. Appena ottengono la fiducia della vittima fanno la loro recita, qualche gioco di prestigio e intanto il prezzo sale, vertiginosamente.
Francesco Sarri