Dave, una serie tv rivelazione
DAVE, la nuova serie TV statunitense prodotta da FXX e ambientata nella scena rap di Los Angeles si presenta come un prodotto rinfrescante, distinguendosi per un tono comico-realistico e uno storytelling innovativo.
Il protagonista della serie è Dave, una versione romanzata del rapper statunitense Lil Dicky. Nei dieci episodi che compongono la serie di 30 minuti ciascuno, Dave farà di tutto per dimostrare di essere il rapper più grande al mondo. Nel viaggio verso la fama, il protagonista è affiancato dalla fidanzata Ally, insegnante delle scuole elementari, dal produttore Elz, dal migliore amico e manager Mike, e da Gata, un atipico mentore nel music business. Il nostro eroe dovrà scontrarsi con la dura realtà dell’industria dell’intrattenimento, mettendo a repentaglio la carriera e i rapporti con Ally e amici.
La regia della serie è affidata a Greg Mottola (Superbad), Tony Yacenda (American Vandal) e Ben Sinclair (High Maintenance), tutti re della commedia. Gli autori riescono a catturare con disinvoltura la comicità e l’assurdità delle situazioni in cui si trovano i nostri personaggi.
Nonostante i volti degli interpreti non siano del tutto famigliari, il cast è ben equilibrato e convincente. Inoltre, le comparse di celebrità come YG, Justin Bieber, Macklemore e molti altri arricchiscono la serie di autenticità.
Oltre l’alta qualità della produzione è la scrittura a distanziare DAVE dalla vasta gamma di programmi tv che ci vengono proposti attualmente. L’universo narrativo della serie è consistente e variegato, caratterizzato da uno specifico linguaggio e da dinamiche relazionali dei personaggi che
richiamano nell’immaginario collettivo lo scenario del rap statunitense. Il protagonista ci rivela fin da subito i suoi timori e la sua forte ambizione. Se in Entourage il personaggio di Vincent è insicuro della propria carriera, in DAVE, il protagonista sa perfettamente ciò che vuole e non esita
per un secondo a ricordarcelo.
È interessante notare che il contesto del rap serve da background per l’esplorazione degli affascinanti rapporti tra i personaggi. In particolare, è la relazione amorosa tra Dave e Ally a evolversi con svolte narrative imprevedibili, attraversando degli alti e bassi nel corso della serie.
Dietro il divertimento e le sonore risate di DAVE si cela una varietà di temi messi in scena con spigliatezza. L’amicizia, l’immagine pubblica, l’integrità artistica, la salute mentale e l’identità sessuale sono alcuni degli argomenti affrontati nel corso delle dieci puntate. Qui, si osservano le
similarità di DAVE con il predecessore Atlanta, un altro programma prodotto da FXX, incentrato sulla vita dei rapper. Le due serie propongono una riflessione sui problemi di natura politica ed economico-sociale. Un esempio di questo è la seconda puntata di DAVE, dove il protagonista deve
esibirsi al funerale di un ragazzino, un suo enorme fan prima della tragedia. Ma ecco che i genitori del piccolo annullano lo spettacolo di Dave, prediligendo a Macklemore, un rapper molto più famoso e amato dal pubblico. Si tratta evidentemente di una critica a una società ipocrita e
narcisista, ossessionata con il mondo delle celebrità.
Un altro dettaglio di particolare importanza è la rappresentazione della città di Los Angeles. A differenza di Entourage dove i personaggi se dedicano al puro divertimento, frequentando posti CHIC e feste private, in DAVE i personaggi navigano un mondo molto più vicino alla realtà. È il
personaggio di Gata a guidarci in una città decisamente ricca e piena di opportunità, ma allo stesso tempo ostile e cupa.
In conclusione DAVE è una serie che consiglio per rilassarsi e ridere di gusto. Se alla prima vista la serie può sembrare eccessivamente volgare con scene fuori luogo, dopo la visione della prima puntata diventa chiaro che c’è stile ma anche tanta sostanza.
Eugeniu Turcan