90° Minuto, a quando “l’esonero” di Varriale?

  08 Dic 2020

Enrico Varriale conduttore di 90° minuto

Il tonfo d’ascolti cresce sempre più. La Domenica Sportiva ma soprattutto 90° minuto proprio non decollano. Per quest’ultima le polemiche fioccano sempre, “grazie” ad Enrico Varriale che crediamo sia il conduttore meno desiderato di sempre alla guida di questo storico programma. Anche il cdr di Rai Sport non ne può più, ultimo caso è quello del 29 novembre: “Domenica scorsa nella Tribuna di 90esimo Minuto c’è stato un lungo collegamento (26 minuti) con il ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Abbiamo sempre avuto e continuiamo ad avere rispetto per ogni scelta editoriale (condividendola o meno), che però non deve dimenticare mai l’interesse di tutti i telespettatori che ci seguono e che pagano il canone. Oltretutto dobbiamo salvaguardare il nostro ruolo di giornalisti del Servizio Pubblico. Non possiamo quindi sottrarci a un intervento chiaro e deciso quando si tratta di difendere la credibilità e l’autorevolezza della nostra testata e i valori che un vero Servizio Pubblico è tenuto a rispettare. Ci riferiamo, in particolare, ai criteri di imparzialità e di equidistanza che un programma storico come 90esimo Minuto non può e non deve mai ignorare. Con le pagine dei giornali piene di contrapposizioni e di dure polemiche tra il ministro Spadafora e il Coni (con tutti i risvolti che comportano gli ultimi provvedimenti governativi), come si fa a ospitare una sola parte in causa? Se un argomento così importante e delicato come la riforma dello sport deve essere trattato e approfondito – ribadiamo nell’interesse di tutti – Raisport deve farlo mantenendo però un ruolo super partes, con equilibrio e spirito critico nel pieno rispetto dei più elementari e basilari principi giornalistici e di etica professionale. Ci domandiamo quindi in proposito: qual’era la controparte del ministro Spadafora? Chi rappresentava il Coni? Dov’era il contraddittorio? Perchè la direzione di Raisport ha avallato questa scelta? Tra complimenti e continue approvazioni rivolti al ministro, il lungo collegamento si è trasformato in una “passerella” che non riteniamo accettabile. Il fatto poi che uno dei 2 conduttori sia un membro della direzione (si riferiscono a Enrico Varriale, Ndr) rende quanto accaduto ancora più grave e inaccettabile perché espone tutti noi a critiche di cui non si sente certo il bisogno”.
Varriale, nonostante una conduzione a detta di molti filo-napoletana e anti-juventina, comunque ha la stima del direttore di Rai Sport, Auro Bulbarelli. Bastasse solo quella per superare il 3,50% di share…

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