
Tatanka, il primo e unico film di Clemente Russo
Tatanka è stato il primo film con protagonista Clemente Russo, probabilmente l’ultimo. Il nostro è poi diventato uno da salotti televisivi, ma era meglio vederlo sul ring. Comunque, Tatanka è ambientato nei feudi della camorra, racconta la straordinaria avventura di un ragazzo che riesce a sfuggire a un destino certo. Grazie all’incontro con la boxe riuscirà ad emanciparsi, in un percorso che lo porterà alla scoperta di se stesso, dal baratro della periferia di Napoli, passando per l’inferno dei ring clandestini di Berlino. La sceneggiatura ha inoltre ottenuto più di un milione di euro di contributo da parte del ministero dei Beni Culturali, che ha riconosciuto di interesse culturale il progetto. Il film, girato tra la Campania e Berlino che ha un pseudo tono neorealista, girato con molte parti in dialetto, con buona parte degli attori presi dalla strada. Forse era meglio puntare su un film che valorizzasse veramente il pugilato come uno sport ad alto contenuto metaforico. L’etica della boxe è – probabilmente – etica antimafia: ha delle regole diametralmente opposte a quelle adottate dalla criminalità organizzata. C’è il rispetto per l’avversario, ti abitua a non reprimere la rabbia ma a sfogarla, e, soprattutto, si vince solo con tattica, talento e cervello. Certo, poi nel film Clemente Russo abbatte un bove con un pugno, ma lasciamo stare…
Brunella Imbrogno