Festivalbar, nostalgia di un programma stra ripetuto

  30 Ott 2018

C’era una volta il Festival, che ora lo chiamano in un altro modo, ma vabbè…
Cominciava a metà giugno, per una serie di quattro o cinque puntate in varie città e terminare con la grande finale all’Arena di Verona, sotto l’egida di Vittorio Salvetti: dopo la sua prematura scomparsa, la manifestazione non è stata più la stessa, non aveva più lo stesso smalto, forse anche per colpa dei tempi, per la conduzione che non è stata più così esperta, dandola alle divette del momento. Si, perché per stare al timone di un transatlantico quale era il Festivalbar era necessario avere gli attributi, perché solo la gestione delle richieste di ogni casa discografica erano così complicate da dirimere che soltanto uomo come Vittorio poteva esserne capace. Quanti artisti hanno calcato quel palco? Quanti successi sono stati consacrati all’Arena di Verona…

Quando il Festivalbar iniziava sapevi che l’estate iniziava… oggi ci sono cloni in tv del Festivalbar ma non sono minimamente all’altezza di quella grande manifestazione che oltre a portare i grandi artisti italiani sul palco aveva la forza di portare i grandi artisti internazionali, con un Vittorio Salvetti che era capace di risolvere tutte le assurde richieste delle varie case discografiche. Nostalgia dei concerti con la massima concentrazione, vedere le persone che non riprendono con il telefonino come babbei non ha prezzo.

Z.C.

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