Tre uomini e una gamba, quando l’esordio è un capolavoro

        Tre uomini e una gamba è il miglior film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Non lo diciamo solo noi, ma molti dei fan guardando poi alla carriera del trio comico. La sceneggiatura conta relativamente, soprattutto se incontriamo tre ottimi comici come Aldo Giovanni e Giacomo (Giovanni ha due marce in più). Oltre al film vero e proprio con il lungo viaggio verso la “mission impossible” (ovvero il matrimonio di Giacomo con una sposa-pupazzo), da ricordare l’elenco di gag spesso irresistibili, con dei flashback di altro genere come l’intro, l’Ayeye Brazorv e il conte Dracula. Il ritmo è costante, seguendo il canovaccio è quello della commedia on the road, inoltre molto azzeccata è la caratterizzazione di Croccolo, suocero ante-litteram. Così come molte commedie italiane di spessore, si riesce a trasmettere allo spettatore la situazione dell’italiano medio, che è costretto a sopportare tutto pur di parificarsi alla maggioranza dei suoi simili. La profonda spaccatura tra il ceto intellettuale e quello ignorante (Aldo ne è professore come attore) si contrappone al tentativo di ribellarsi alla “normalità” così come la si intende nelle famiglie italiane di questi decenni.  Il film è stupendo, divertentissimo dall’inizio alla fine, con la storia del viaggio già percorsa in precedenza e spesso di successo nel quale distribuiscono sapientemente e bene le loro fantastiche gag.

E ricordate: “A volte dorme più lo sveglio che il dormiente”.

Aldo: "Finisco la peperonata e scendo". 
Giovanni:"La peperonata... alle otto del mattino? Mezzogiorno...? 
          Topi morti?".


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